lunedì 14 dicembre 2009

L'IPNOSI


L'ipnosi viene spesso considerata una specie di magia, accostata a fenomeni di possessione, ai rituali voodoo...Eppure questa pratica non ha nulla di strano ed inquietante.
In realtà è un'esperienza normale con cui ci confrontiamo tutti i giorni (quando leggiamo un libro, quando guardiamo un fil appassionante o ancora quando sogniamo ad occhi aperti); ogniqualvolta siamo assorti, concentrati, rapiti, incantati, cioè quando ci troviamo in uno stato di alterazione delle percezioni e della coscienza, condizione che ci permette di mobilitare e quindi di rendere accessibili risorse, con le quali possiamo migliorare una performance o facilitare il ripristino dell'equilibrio e del benessere.
L'ipnosi fu utilizzata e studiata nel secolo scorso dallo psichiatra californiano Milton Erickson, che ha dato vita ai più accreditati orientamenti di psicoterapia oggi esistenti.
L'obiettivo dell'ipnosi è quello di accedere all'inconscio dell'individuo, luogo in cui vengono raccolte le esperienze di vita, convenzionalmente situato nell'emisfero destro (l'emisfero sinistro è la sede della logica, delle capacità analitiche e razionali, mentre l'emisfero destro è la sede della creatività, dell'immaginazione, dell'intuizione).
Durante l'ipnosi, il terapeuta parla a questa parte destra, che si presume collegata direttamente al sistema limbico-ipotalamico, il ponte di comunicazione tra corpo e mente (l'ipotalamo è infatti connesso all'ipofisi, che può convertire gli impulsi nervosi in messaggi ormonali); è per questo che l'ipnosi può incoraggiare i meccanismi di autoguarigioneche ciascuno di noi possiede.
Attraverso l'ipnosi viene indotta la trance, una particolare condizione tra il sonno e la veglia riconoscibile da alcuni segnali, la persona in genere è seduta o distesa, la respirazione rallentata, così come la frequenza cardiaca, gli occhi sono chiusi o se sono aperti sono privi di ammiccamento, la deglutizione è rara, la risposta a stimoli esterni (anche dolorosi) è ridotta.
Una volta indotta la trance, il terapeuta ha di fronte a se una persona non più imprigionata nei rigidi schemi della realtà e che accetta perciò messaggi dall'esterno senza il consueto processo di analisi e critica, in questa fase l'ipnotista può offrire al paziente suggestioni utili (ad es. in aereoplano sarai più rilassato - le sigarette avranno d'ora in poi un sapore cattivo...), naturalmente non ci sono copioni o tecniche standard da recitare, lo stesso Erickson suggeriva ai suoi allievi di dare libero sfogo alla fantasia e di lasciarsi giudare e ispirare dal paziente, se ci connettiamo profondamente col soggetto ogni suggestione ipnotica sarà adeguata, utile ed efficacie.
L'ipnosi può essere utilizzate con: disturbi nevrotici (ansia, depressione, insonnia, disturbo ossessivo-compulsivo, attacchi di panico...), dolore (cefalea, mal di schiena...), preparazione al parto, malattie psicosomatiche, fumo, alcolismo ecc...
L'ipnosi, dunque è un fenomeno meno complesso e misterioso di quello che tutti credono, è un metodo terapeutico applicato da seri specialisti, molto efficacie...la sua forza? Arrivare velocemente alle radici dell'inconscio.

venerdì 27 novembre 2009

Gli occhi specchio dell'anima



Negli incontri interpersonali passiamo gran parte del tempo a guardare in faccia l'interlocutore, pertanto i segnali inviati con gli occhi risultano fondamentali per poter cogliere i pensieri e gli atteggiamenti altrui.
Quando due persone si incontrano per la prima volta, si fanno una rapida idea l'una dell'altra per lo più in base a ciò che vedono.
Gli occhi sono la parte anatomica più affidabile e indicativa relativamente al linguaggio non verbale, perchè rappresentano il punto focale del corpo, ma soprattutto perchè le pupille sono incontrollabili a livello conscio.
In determinate condizioni di luce, le pupille si dilatano o si contraggono a seconda dei cambiamenti di atteggiamento e di umore. Quando un individuo si trova in uno stato di eccitazione, le pupille si possono dilatare anche di quattro volte rispetto alla normale condizione, viceversa, in presenza di uno stato d'animo negativo si contraggono dando vita al noto sguardo di vipera.
Eckhard Hess, ha scoperto che le pupille degli uomini e delle donne eterosessuali si dilatano quando vedono, rispettivamente, una pin-up o un modello e si contraggono quando vedono un personaggio attraente dello stesso sesso. é stato dimostrato, anche, che il pubblico giudica affascinanti i modelli e le modelle se le foto che li ritraggono vengono modificati ingrandendo la pupilla.
Gli occhi sono fondamentali durante il corteggiamento, se la donna è attratta da un uomo, le sue pupille si dilatano quando lo guarda, e lui, pur inconsciamente nota il messaggio. Per questo gli incontri romantici hanno maggior successo nei luoghi in cui la luce è soffusa; in tale situazione le pupille si dilatano e danno l'impressione a ciascun partner di piacere l'un l'altro.

lunedì 16 novembre 2009

SPOT DIVERTENTE

Per voi un altro spot, con una connotazione stilistica diversa dai precedenti, ma allo stesso modo divertente e interessante, capace di suscitare sentimenti per colpire la nostra mente di consumatori.

Un esempio di comunicazione efficace...e un messaggio importante da estrapolare:
"Non sottovalutare mai il potere di una grande storia".

IL POTERE DELLE EMOZIONI

Come avrete sicuramente notato, una delle mie passioni è la pubblicità, in grado di suscitare in noi una straordinaria varietà di emozioni in pochi secondi.....anche perchè "quando c'è buona comunicazione, tutto è possibile".
Nessuna descrizione a parole può rendere la bellezza e le emozioni che questo spot della compagnia telefonica australiana Optus sa suscitare.

Buona "emozione":

martedì 10 novembre 2009

IL RAPPORT



Un presupposto base della PNL è il rapport.

Il rapport è una tecnica, ma allo stesso modo credo che sia anche una vera predisposizione d’animo.

Il rapport è nato dall’osservazione di grandi terapeuti e comunicatori, come Milton Erickson, che avevano facilità nello stabilire empatia e favorire la relazione con i propri pazienti.

La premessa per stabilire rapport è lo sviluppo dell’acutezza sensoriale; dipende quindi dall’osservatore (terapeuta) individuare le modifiche comportamentali delle persone e rispondere appropriamente a questi segnali (essere consapevoli dei canali sensoriali principali V-A-K, dell’uso dei predicati verbali, delle sottolineature analogiche ecc…)

Il rapport si compone di quattro fasi: rispecchiamento, calibrazione, ricalco e guida.

RISPECCHIAMENTO: Consiste nel considerare l’altro come uno specchio di se stessi, utilizzando postura, tono e andamento di voce, atteggiamento, respirazione, ritmo cardiaco, movimenti oculari… Ciò serve ad entrare in contatto diretto e profondo con la persona, dandole segnali appropriati che verranno accettati a livello inconscio. (il rispecchiamento può essere anche parziale, come ad es. quando seguiamo l’andamento di voce con il movimento di una matita).

CALIBRAZIONE: è la fase in cui si cerca di scovare i segnali non verbali, e ad esempio percepire quando una persona si emoziona o resta indifferente ad una nostra domanda o affermazione. Attraverso al calibrazione possiamo osservare anche eventuali incongruenze tra ciò che la persona ci dice e il suo comportamento non verbale.

IL RICALCO: consiste nel restituire un gesto, un comportamento, un segnale, e l’altra persona riconoscendolo inconsciamente lo confermerà ancora una volta.

LA GUIDA: quando si è creato un vero e proprio rapport il nostro interlocutore deciderà (anche qui spesso inconsciamente) di farsi guidare, condurre. La guida, infatti, è una sorta di verifica per essere certi che il rapport è stato stabilito.

Per comprendere meglio questi principi base della PNL, ho trovato un esempio mirato tratto dal telefilm “Mental” che vi suggerisco di visionare.


martedì 27 ottobre 2009

la sfera magica e i segreti dei medium svelati


Sarà accaduto sicuramente anche a voi di rimanere stupiti da una chiromante, che sembrava sapere davvero tutto di voi, cose che nessun altro poteva sapere...le ricerche condotte in questo campo dimostrano che gli indovini usano il cold-reading o "lettura a freddo" che spesso è accurata per circa l'80% ; si tratta di una tecnica psicologica che consente di fornire e allo stesso tempo ricevere, informazioni personali su un individuo sconosciuto. Questa tecnica si fonde sull'applicazione di una procedura molto semplice, basata sull'osservazione dei segnali corporei e sulla capacità di decifrare le reazioni di una persona a determinate affermazioni e domande (per poter utilizzare appieno questa tecnica è necessario uno studio approfondito di "cinesica" e di PNL).
Naturalmente, con un mazzo di tarocchi, una sfera di cristallo e un pò di messinscena si creano le condizioni adatte per un'efficacia lettura dei segnali corporei, che influenzerà anche i più scettici.
Gran parte degli indovini sono donne, perchè sono dotate di una struttura cerebrale che le predispone a captare i segnali corporei e gli stati emozionali del prossimo.
Immaginate una situazione "tipo" dove entrate in una stanza con luce soffusa, un tavolino a mezzaluna dove siede una chiromante con un turbante in testa e una sfera di cristallo:

"Sono contento che sia venuto, vedo che ha delle preoccupazioni, perchè ricevo forti segnali da lei. Sento che le cose che desidera veramente dalla vita le sembrano a volte poche realistiche e spesso si domanda se le otterrà. Sento che a volte lei è cordiale, socievole ed estroverso a volte invece è chiuso in sè, schivo, cauto. Si vanta di essere un pensatore, una mente indipendente, ma sà anche di non dover prendere per vero quello che vede e sente senza prove. Ama il cambiamento e la varietà ma si agita se si ritova vincolato dalla routine e da restrizioni. Desidere condividere i suoi sentimenti più intimi con le persone care ma per esperienza giudica poco avveduto essere tanto aperti ed espliciti. Un uomo il cui nome inizia per "S" ha una forte influenza su di lei in questo momento ed una donna nata in novembre la contatterà il prossimo mese per farle un'offerta allettante. Se all'apparenza sembra calmo e padrone di sè, dentro tende a impensierirsi e a preoccuparsi; a volte si chiede se abbia fatto la scelta giusta o preso la decisione adeguata".

Gli studi condotti sull'argomento hanno dimostrato che le informazioni contenute in questa "lettura" presentano un'accuratezza superiore all' 80% in qualunque caso e soprattutto se a questo si aggiungono la sottile abilità nel cogliere posture, espressioni facciali e altri movimenti, le luci soffuse, una musica particolare, l'aroma dell'incenso vi garantiamo che chiunque resterebbe colpito!

Articolo tratto da "Perchè mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi?" di Allan & Barbara Pease.

lunedì 26 ottobre 2009

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Le semplici parole dicono ben poco, esse portano solo il 7% del significato dei messaggi con i quali comunichiamo con il mondo esterno. Il 93% del restante è affidato al corpo attraverso un codice molto complesso , solo recentemente esplorato, composto da espressioni del viso, sguardi, gesti delle mani, toccamenti, andatura, posture, gestione degli spazi e infine dalle qualità dei suoni che emettiamo nel parlare. Questo codice è stato definito “comunicazione non verbale”, “CNV” o linguaggio del corpo.
Una grande scoperta della PNL è stato il linguaggio dei movimenti oculari. Il movimento in alto a sinistra indica infatti l’accesso all’emisfero destro del cervello, cioè all’area di memorizzazione dei dati, mentre un movimento nell’altro senso dimostra invece l’accesso all’emisfero sinistro, dedicato alla logica e alle costruzioni mentali.
Secondo il processo di riconoscimento dei movimenti oculari, esistono certi movimenti oculari che possono dare indicazioni importanti riguardo certi movimenti oculari che possono dare indicazioni importanti riguardo a cosa “passa per la mente” del proprio interlocutore
Per un normale destrorso, ecco la mappa standard:


Eyes Accessing Cues o indicazioni ocular di accesso


Vc (in alto a destra dell’individuo): visual constructed indica spesso he l’individuo sta costruendo immagini,
Vr (in alto a sinistra dell’individuo): visual remembered indica immagini che l’individuo sta ricordando e che quindi possiede già nella propria memoria. Il movimento in alto a sinistra indica l’accesso all’emisfero destro del cervello, cioè all’area di memorizzazione dei dati.
La logica prosegue per Ac (Auditory Constructed a destra) e (Auditory Remembered a sinistra), per cui rispettivamente costruiamo frasi o ricordiamo frasi sentite.
Di particolare interesse e universalmente vero è l’individuazione dello sguardo in basso a destra e in basso a sinistra. Si nota che quando una persona volge gli occhi in basso a destra è perché accede alla percezione del corpo, di sensazioni o di emozioni che prova in quel momento. Se volge lo sguardo in basso a sinistra ha chiaramente attivo il dialogo interno e sta pensando “parlandosi”.
Il campo della Comunicazione verbale è molto vasto, e via via nel mio blog esaminerò un pò tutto, dai movimenti oculari, alle posture e anche le microespressioni, quest'ultime scoperte e studiate da Paul Ekman.
Paul Ekman, professore emerito di psicologia all'Università della California di San Francisco ha studiato per 40 anni le espressioni umane. Ha catalogato più di 10.000 possibili combinazioni di movimenti muscolari facciali e ha scoperto come individuare i rapidi cambiamenti involontari, chiamati microespressioni, che sfuggono anche al volto del miglior bugiardo.
Per farvi un esempio di tutto ciò potete vedere questo video tratto da una serie tv "Lie to me" che sta arrivando sul canale Fox (di Sky), direttamente supervisionato da Paul Ekman.


martedì 20 ottobre 2009

L'arte dello spot pubblicitario!

Straordinaria pubblicità...
un esempio di comunicazione efficace!


Ideato dai creativi dell'agenzia BCube, girato dal giovane e promettente regista Andrea Jublim per Fargo Film ed accompagnata da una fantastica e suggestiva colonna sonora anni ottanta "Forever Young" degli Alphaville nella raffinata cover degli australiani Youth Group.

Questo spot è un vero capolavoro artistico, capace di catturare l'attenzione di molti ed in particolare dell'ampio target di ex studenti, quelli intelligenti ma che non si applicavano poi molto, quelli che per una vita si sono nascosti dietro ai compagni davanti per sfuggire ad un'interrogazione, quelli che si sono sempre divertiti nelle ultime file, e che non si sono mai sentiti gli ultimi ma...gli UNICI...e che poi lo sono anche diventati!!!

lunedì 19 ottobre 2009

Una delle mie passioni...LE METAFORE!

Vorrei inaugurare questo blog con una metafora che dedico a tutti voi nuovi visitatori; è una metafora terapeutica, che può essere utilizzata in terapia per produrre cambiamenti o semplicemente per ricevere un sorriso...ho scelto questa metafora "l'album delle occasioni perdute" perchè circa un anno fa (quando avevo appena conosciuto il fantastico mondo delle metafore terapeutiche, grazie a due grandi prof. Roberto Poggiolini e Consuelo Casula), utilizzai questo piccolo racconto, quasi per gioco, con una mia carissima amica, che attraversava un momento particolare della sua vita, diciamo, un periodo di grandi cambiamenti, dove però era difficile guardare avanti, e sembrerà strano ma...questa metafora ha avuto i suoi effetti!
Ps:naturalmente la mia amica, come tutti voi, è piena di risorse...fortunatamente, lei, riesce a tirarle fuori da sola...
Buona lettura e che ognuno di voi possa apprezzare e prendere ciò che serve:

"C'era una volta un re che scrive il diario delle occasioni perdute. Ha cominciato a farlo quando era ragazzino ed è un'abitudine che coltiva ancora oggi. ha cominciato a scrivere l'album delle occasioni perdute il giorno in cui ha perso il treno e ha dovuto perciò aspettare quello successivo, dove ha incontrato l'amico del cuore che non vedeva da tanto tempo.
Sul diario vi è segnato quella volta in cui ha perso l'aereo ed è rimasto ore in aereoporto dove ha incontrato il re del regno vicino con cui ha stretto un'alleanza cospicua per entrambi. E quella volta in cui non è stato invitato ad una cerimonia e ha partecipato a una festa dove ha incontrato quella che sarebbe diventata la sua regina.
Il re scrive questo diario perchè ha scoperto che le cose più belle della sua vita sono accadute grazie a qualche occasione perduta. Scrivere quest'album gli ha insegnato che quando perde qualcosa a distanza di tempo guadagna quel qualcos'altro che non avrebbe potuto guadagnare se non avesse prima perso quello che ha perso. Da allora il re è contento di perdere qualcosa perchè aspetta fiducioso che qualcosa di bello gli accada."

Da Consuelo Casula GIARDINIERI PRINCIPESSE PORCOSPINI, Metafore per l'evoluzione personale e professionale. FrancoAngeli.